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AZIONE C.1: Vivaio forestale e rimboschimento
L'azione è necessaria per ripristinare il bosco di querce alluvionali e mantenere la fauna associata in uno stato di conservazione adeguato. Essa mira a produrre un buon numero di individui arborei sani da semi di specie vegetali locali secondo un appropriato protocollo fitosanitario, ed è complementare all'Azione C2 che mira a promuovere l'insediamento della rinnovazione spontanea. I semi delle specie forestali vengono raccolti nel bosco di Palo Laziale e poi inviati al vicino vivaio allestito da ARSIAL per l'aspersione e la coltivazione. Le piantine vengono allevate in fitocella fino a circa tre anni, quando saranno messe a dimora manualmente nel bosco di Palo Laziale nei siti in cui le azioni di ripristino non riusciranno a realizzare in modo adeguato la ripresa naturale della vegetazione. Saranno allevate e messe a dimora almeno 2.500 piantine (3 anni) di specie arboree autoctone, tra cui Quercus cerris (40%), Fraxinus ornus (30%), Quercus pubescens (20%), Quercus ilex (10%). Queste percentuali sono indicative in quanto saranno riviste in base ai rilievi forestali effettuati nell'azione A5. La raccolta dei semi e la semina vengono effettuate durante il primo autunno, mentre la piantumazione avviene nell'ultimo anno del progetto.
Fraxinus spp.
Quercus spp.
L'azione di ripristino forestale nel suo complesso aumenterà la resilienza complessiva dell'ecosistema, indispensabile per garantire un equilibrio ecosistemico ottimale con gli stagni temporanei (habitat 3170*). In questo modo, gli stagni non saranno più interessati dall'invasione di arbusti e dal loro effetto di interramento. Il protocollo fitosanitario sarà sviluppato dal DEB per garantire la produzione di piantine prive di agenti patogeni e, dopo la sperimentazione, sarà trasferito in altri contesti ambientali simili. Per garantire il successo del rimboschimento si terrà conto anche dell'approvvigionamento idrico previsto dall'azione C3
Beneficiario responsabile dell'attuazione:
ARSIAL coordina l'azione, supervisiona l'attuazione del protocollo fitosanitario, mette a disposizione una squadra per la raccolta dei semi e la messa a dimora delle piante. Inoltre, allestisce le strutture vivaistiche nei locali del suo Centro di Ricerca e Innovazione Agricola di Cerveteri, che si trova a pochi chilometri dall'area del progetto. Il team del vivaio supporterà il progetto dalla semina alla fase di allevamento delle piantine.
Il DEB impiegherà:
- un professore associato per supervisionare la raccolta dei semi, l'elaborazione del protocollo fitosanitario e la relazione finale;
- un Tecnico di Laboratorio sarà coinvolto per monitorare le attività svolte nel laboratorio di fitopatologia;
- un Fitopatologo, esperto nel campo della fitopatologia e delle tecniche di cura, per supervisionare l'implementazione delle attività di cura e le azioni di campo (raccolta di semi e piantagione di piantine), e per elaborare il protocollo fitosanitario.