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AZIONE D.1: Monitoraggio della fauna selvatica
Il monitoraggio dello stato di conservazione delle popolazioni faunistiche delle due aree di progetto è strettamente necessario per valutare l'efficacia delle azioni di ripristino degli habitat target (91E0*, 3170*, 5230* e 91M0). Il mantenimento dell'andamento demografico delle popolazioni è considerato un indicatore di successo. L'azione è inoltre ritenuta necessaria per continuare a migliorare la conoscenza della distribuzione e della composizione degli habitat, nonché per consentire di apportare correzioni e aggiustamenti alle azioni di conservazione previste.
Le specie target di interesse comunitario (Direttiva Habitat 92/43/CEE, Ann. II e IV) sono le seguenti: Emys orbicularis (habitat 3170* e 91MO), Testudo hermanni e Callimorpha quadripunctuaria* (habitat 91E0*, 5230* e 91M0), Phasianus c. colchicus (habitat 3170* e 91E0*). Quest'ultimo vive esclusivamente nella zona di Nestos. Altre specie importanti sono Carabus alysidotus (Coleoptera, Carabidae), Triturus vulgaris, Hyla italica (Amphibia), Elaphe quatuorlineata, E. longissima (Reptilia), Hystrix cristata, Muscardinus avellanarius, Meles meles (Mammalia). La presenza/assenza viene registrata anche per le specie di uccelli che nidificano e svernano negli habitat di riferimento. La sensibilità ai cambiamenti ambientali e i modelli di alimentazione, distribuzione e utilizzo dell'habitat rendono tutte queste specie bioindicatori adatti alla valutazione dello stato di conservazione degli habitat e degli ecosistemi.
L'area sottoposta al monitoraggio comprende l'intero sito di interesse comunitario del Bosco di Palo Laziale e del Delta del Nestos ma, eventualmente, potrebbe essere allargata alle aree circostanti in considerazione della vagilità delle specie animali target.
Il monitoraggio viene effettuato secondo un Protocollo di Monitoraggio che prevede sia metodi qualitativi (osservazioni dirette/indirette opportunistiche) che semi-quantitativi (ad esempio, trappole a caduta per i macroinvertebrati del suolo, transetti lineari per i vertebrati terrestri, indagini canore attraverso transetti lineari e da punti di ascolto per gli uccelli, indagini attraverso campionamenti cartografici per tutti). I rilievi sono eseguiti da un'équipe di esperti naturalisti/biologi che forniranno relazioni dettagliate al termine di ogni campagna di campo.
In particolare, le popolazioni di Emys orbicularis vengono rilevate attraverso un metodo non invasivo (cioè trappole galleggianti) che sfruttano l'atteggiamento basking delle tartarughe (esposizione al sole dell'animale per aumentare la temperatura corporea). Testudo hermanni è invece campionata con metodi CMR (cattura-marcatura-ricattura) lungo transetti fissi (50 m x 1 km). Callimorpha (Euplagia) quadripunctuaria* è campionata lungo transetti di 5/10 m x 100 m in parcelle di vegetazione omogenea. Se opportuno, si prenderà in considerazione anche un metodo basato sull'attrazione per le luci artificiali delle falene adulte in attività notturna.
Al termine di ogni sessione annuale di monitoraggio verranno redatti un rapporto, la check-list delle specie censite e le mappe di distribuzione.
Beneficiario responsabile dell'attuazione:
HSPN è responsabile del monitoraggio nel Delta del Nestos e a Palo Laziale.
HSPN impiega:
1 esperto zoologo senior, con almeno dieci anni di esperienza nel campo del monitoraggio della fauna selvatica, per supervisionare e validare il protocollo di monitoraggio, le campagne sul campo, l'elaborazione dei dati raccolti e i relativi rapporti di monitoraggio.
1 esperto zoologo, con almeno sette anni di esperienza nel campo del monitoraggio della fauna selvatica, in particolare di quella elencata negli allegati della Direttiva Habitat e Uccelli e con una conoscenza approfondita dell'area di Nestos. Si occuperà di (i) elaborare il protocollo di monitoraggio per entrambe le aree di progetto, (ii) portare avanti la raccolta dati nel SIC di Nestos e supervisionare la raccolta dati nel SIC di Palo Laziale, (iii) elaborare i dati raccolti nelle due aree di progetto, (iv) redigere la relazione finale di monitoraggio.
1 Esperto zoologo, con almeno quattro anni di esperienza nel campo del monitoraggio della fauna selvatica, in particolare di quella elencata negli allegati della Direttiva Habitat e Uccelli e con una conoscenza approfondita dell'area di Palo Laziale. Si occuperà di (i) supportare l'elaborazione del protocollo di monitoraggio per entrambe le aree di progetto, (ii) portare avanti la raccolta dati nel SIC di Palo Laziale, (iii) supportare l'elaborazione dei dati raccolti nelle due aree di progetto, (iv) supportare la stesura del rapporto finale di monitoraggio.